WiMax, le prime sperimentazioni
Il Ministero delle Comunicazioni mette a disposizione le frequenze necessarie. Alvarion e Siemens sono gi? partite. Per chi non ha l'ADSL il WiMax potrebbe rappresentare una soluzione ideale. Il quadro
Roma - Sar? l'israeliana Alvarion una delle prime aziende a sperimentare il WiMax in Italia, lo standard wireless (802.16) che assicura una velocit? fino a 70 Mb al secondo in un raggio di copertura che pu? giungere in condizioni ideali ai 50 km dall'access point. Questa sperimentazione dovrebbe servire per capire anche qui da noi quali siano le reali potenzialit? del WiMax.
Alvarion ? stata la prima a comunicare, ieri in una nota ufficiale, di essere pronta a lanciare in Italia i propri prodotti, che gi? sono usati e offerti al pubblico in Svezia, Francia e Spagna. Aderir? quindi alla sperimentazione, condotta dalla Fondazione Ugo Bordoni sotto l'egida del ministero delle Comunicazioni. Nei prossimi giorni ? lecito aspettarsi annunci di questo tipo da parte di altri produttori di apparati WiMax, visto che hanno tempo fino al 15 giugno per dare la propria adesione alla sperimentazione, che partir? formalmente il primo luglio.
Le sperimentazioni avranno durata massima di sei mesi e si concluderanno il 31 dicembre 2005. Non tutti i produttori cominceranno per? a sperimentare dal 1 luglio: Siemens infatti ha gi? comunicato che partir? da ottobre. Nessuna notizia ? giunta finora dagli altri concorrenti.
La situazione del WiMax italiano si ? sbloccata solo in questi giorni, quando il Ministero delle Comunicazioni ha detto che si poteva cominciare a sperimentare. Il Ministero della Difesa ha infatti acconsentito, dopo lunghe trattative, di liberare le frequenze 3,4-3,6 GHz (quelle designate per il WiMax, in Europa). Il passaggio di consegne delle frequenze tra i due ministeri avverr? a macchia di leopardo, un sito dopo l'altro. Per adesso la sperimentazione riguarda solo gli apparati e quindi i produttori. Gli operatori dovranno ancora aspettare prima di sperimentare i servizi WiMax con un parco di utenti test.
A disposizione dei produttori che ne faranno richiesta il Ministero delle Comunicazioni conceder? 100 Megahertz, suddivisi in base alle diverse esigenze. Durante la sperimentazione, sar? coperto con il WiMax soltanto una piccola parte del Paese.
Secondo Siemens, con meno di 300 milioni di euro di investimenti in un paio d'anni si arriverebbe ad installare 2-3mila stazioni radio WiMax, che potrebbero portare la banda larga in tutta Italia. Secondo la divisione italiana di Alvarion, invece, l'investimento dovr? prevedere almeno un 40% in pi? di quanto stimato da Siemens, quanto meno se si decider? di coprire l'Italia intera per evitare la nascita di un nuovo digital divide.
Proprio contro il digital divide potrebbe rivelarsi utile il WiMax: la sua prima applicazione sar? infatti portare l'ADSL anche nelle case e negli uffici collegati a centrali telefoniche sprovviste di Dslam. Potrebbe giovare anche al mercato della telefonia cellulare: si abbasserebbero i costi per la banda di trasporto che ? sottesa ai ripetitori di rete mobile e migliorerebbe il collegamento tra loro. In questo modo non ci sarebbero pi? problemi di collegamento alla Rete e difficilmente gli utenti potrebbero ritrovarsi con un cellulare che "non prende". Forse cos? si ridurranno anche i costi per gli utenti? O gli operatori preferiranno convertire i futuri risparmi in profitti maggiorati?
Intanto, mentre in Italia si sperimenta, in Francia gi? c'? chi naviga in WiMax, con l'operatore Altitude Telecom che copre in WiMax i dipartimenti della Vandea e dell'Orne. E si appresta a fornire questa tecnologia l? dove rappresenta l'unica possibilit? per lo sviluppo del digitale, soprattutto in Africa. Anche in Inghilterra lo standard WiMax entra in commercio con PCCW che ha iniziato a vendere connessioni Internet ad alta velocit? mentre ? in corso la sperimentazione su 300.000 case in 6 cittadine di campagna
(Fonte
http://punto-informatico.it/)