Autore Topic: La lunga storia di un link da 7Km.  (Letto 19056 volte)

Absolute

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La lunga storia di un link da 7Km.
« il: Ottobre 15, 2006, 01:25:55 am »
Come forse alcuni di voi sanno (in diversi passati 3D sia io che bicio abbiamo accennato a questo link) da oltre un anno avevamo in fase di studio di fattibilit? un link di circa 7Km su terreno pianeggiante. Quindi NON da una montagna a valle, o meglio ancora da in cima a monte ad un altro, ma proprio in pianura, con le sole altezze delle case e l?aiuto di un palo.
Beh , dopo oltre un anno, siamo riusciti nell?impresa di fare questo link e avere buona stabilit? e velocit?.
Perch? c?? voluto pi? di un anno? Per varie ragioni, prima di tutto il tempo, anche se di tempo ce ne abbiamo perso decisamente tanto.
Poi le varie sperimentazioni, passare per 4 tipi di apparti diversi, dalla 2.4GHz alla 5GHz,
infine le difficolt? mica da ridere, di moddare l?apparato col quale siamo riusciti a creare il link.
Per le varie sperimentazioni, abbiamo usato antenne gregoriane da 19 a 24dB, apparati quali il DWL900, il DWL2100, il 7100 ed il WRT.
Con il 900, le cose erano sembrati subito promettenti, c?era il segnale!! E forte!
Ma la delusione ? stata pressoch? immediata, la velocit? di trasferimento era dannatamente bassa.
500Kbits e un sacco di pacchetti droppati. Stessi risultati ottenuti con il 2100.
Abbiamo cercato di capire il perch? per diverso tempo, inizialmente pensavamo a disturbi sulla tratta dovuti a ostacoli, ma analizzando il percorso con le foto satellitari non ve ne erano.
La direttrice passa vicino ad una centrale di trasformazione dell?energia elettrica?sa mai un forte campo elettromagnetico generato dalle line di alta tensione? Per ultimo e non meno importante  la zona di fresnel che calcolata in base alla distanza e all?altezza delle antenne, la parte sottostante della zona, va praticamente a sbattere contro il terreno.
Per appurare ci?, abbiamo cercato un punto alto dalle nostre parti (ore passate alla ricerca con google earth!), che garantisse la zona di fresnel libera, dove poter piazzare temporaneamente una stazione trasmittente ( bicio con la sua auto, superattrezzato con antenna, cavalletto, inverter, pc portatile schede moddate, AP ecc?ma non si porta l?ombrello!!  :wink:) e la mia abitazione con antenna sul tetto a ricevere ad una distanza di 10Km.
A parte le difficolt? logistiche che potete immaginare, siamo comunque riusciti ad appurare alla fine
che il problema non dipendeva dalla zona di fresnel, infatti pur essendo libera in queste prove, il link andava comunque piano. Sulla 5GHz, non siamo andati oltre un difficile puntamento e un rilevamento sporadico a 10Km di distanza, poi per motivi di tempo (proprio maltempo! Cominciava a piovere, e bicio non aveva l?ombrello!), abbiamo dovuto sospendere le prove, e nonostante i buoni propositi non abbiamo pi? fatto altre prove sulla 5; bench? avessimo entrambi acquistato per l?occasione, 2 parabole da 20dB sulla 5GHz, parabole che vanno a unirsi al resto della ?collezione? dei materiali acquistati per fare sperimentazione.
La conclusione di questi test, ? che il problema della velocit? non era legato a disturbi, ma alla distanza. Dopo un p? di ricerche il motivo ? saltato fuori, dicasi anche effetto doppler.
Il problema era dovuto al fatto che gli AP della dlink(900 e 2100), oltre una certa distanza, scartano il pacchetto di ritorno perch? ci ha messo troppo a tornare. Questo ovviamente ? dovuto al fatto che nel dlink non ? possibile impostare l?ACK timing, ovvero il tempo di attesa per il ritorno del pacchetto di controllo. In definitiva questi AP sono progettati per un uso domestico, cio? nell?ambito di poche decine di metri, quindi l?ACK ? evidentemente preimpostato per distanze non eccessive (anche se a 4Km ci arriva, il limite probabilmente ? tra i 4 e i 7Km).
L?uso che ne facciamo noi ? un tantino estremo.
A questo punto, ci siamo necessariamente dovuti rivolgere verso un AP che avesse la possibilit? di impostare tale paramento.
La scelta ? caduta sui linksys WRT54G/GS perch? bicio gi? li aveva usati e li conosceva, ed inoltre era possibile installare su questi apparati il FW DD-WRT  che prevede la possibilit? di impostare l?ACK Timing. Non vi dico che traffico per procurarcene 3 (2 per il ponte pi? uno di scorta).
Comunque al primo tentativo il link ? stato stabilito perfettamente e stabilizzato decentemente sui 10Mbits.
Verificato finalmente la fattibilit? del link ci siamo messi a studiare il WRT per vedere come poterlo mettere in scatola sul palo d?antenna.
Dopo averlo aperto e provato al banco per pochi minuti, mi sono preoccupato non poco. Quell?affare ? una vera stufetta, con integrati e non, che scaldano a destra e a manca!!
Dopo aver rilevato le temperature degli integrati in una mezz?ora di funzionamento, le mie preoccupazioni sono aumentate ancora!
Le temperature rilevate sui chip, andavano da 33 a 49?C partendo da un 21?C ambiente!
Come pensare di metterlo dentro una scatola stagna, su un palo sopra un tetto, farci fare l?estate, e sperare che sopravvivesse !!! :evil:
Necessitava un qualche sistema di raffreddamento.
Memore della modifica al 2100 e dell?affidabilit? dimostrata, ho cercato di riportare la cosa sul WRT. Quindi la base di partenza come per il 2100, era l?isolamento dell?elettronica dall?aria esterna. Sono perci? da escludersi semplici sistemi di raffreddamento basati su un ventola che soffia direttamente sul PCB prendendo aria dall?esteno senza isolamento. Necessita scatola stagna.
Ora il calore prodotto dal 2100, ? notevolmente inferiore al WRT. O meglio, li c?? un solo chip che scalda, qua ci sono 2 chippettoni, 2 ram, una eprom, un transistor e un integrato sullo switching.
Pensa e ripensa calcola e ricalcala, siamo arrivati alla conclusione che un sistema passivo di raffreddamento avrebbe potuto non essere sufficiente a tenere le temperature sotto controllo.
Necessitava quindi un sistema di raffreddamento attivo con ventilazione forzata, che garantisse la tenuta stagna al WRT, ma consentisse di raffreddare i chip con aria esterna.
Vi garantisco che non c?? voluto poco per escogitare un sistema adeguato, e ancora di pi? c?? voluto per realizzarlo. Considerando poi che io l?ho realizzato (non disponendo di macchinari quali fresa tornio ecc) con trapano a colonna, sega a ferro e lima!
Comunque alla fine la realizzazione, come potete vedere dalle foto in calce, decisamente complicata, ? stata completata. Al dissipatore ho aggiunto un piccolo circuito di termostatazione che rilevando la temperatura del dissipatore con una sonda LM35, amplificata da un operazionaleLM358, comparata da un LM339 , alla fine pilota le mie ventoline quando la temperatura del dissipatore supera una certa soglia preimpostata.
Il dissipatore interno, un vecchio dissipatore per pentium II, ? stato aggiunto per aumentare la superficie radiante e facilitare l?estrazione del calore da parte delle ventoline, che essendo piccole per ovvi motivi (non ci stavano nella scatola del dissipatore!), non hanno una grande velocit? di flusso.
Dalle prove al banco il funzionamento si ? rivelato perfetto, la stabilit? di temperatura del dissipatore anche. Fortunatamente la costanza che ho messo nella realizzazione di questo prototipo,
mi ha permesso di testarlo ai primi di settembre 2006, durante una settimana di residuo caldone estivo, con temperature ambiente sopra i 33?C posizionando l?AP sul tetto di casa mia per una settimana e monitorando l?andamento delle temperature.
Dai rilevamenti fatti, la temperatura del dissipatore non ha mai superato i 40?C, soglia a cui avevo impostato il circuito di termostatazione. Neanche nelle ore pi? calde.

Questi alcuni dei rilevamenti fatti sul dissipatore con termostato impostato circa a 40?C:

Ta34.2 Ti39.0 Vtl-si
Ta33.6 Ti38.9 Vtl-si
Ta32.2 Ti38.9 Vtl-si
Ta31.0 Ti38.1 Vtl-si/no
Ta30.5 Ti38.0 Vtl-si/no
Ta24.5 Ti30.1 Vtl-no
Ta22.8 Ti29.1 Vtl-no
Ta21.1 Ti31.1 Vtl-no
Ta18.6 Ti26.2 Vtl-no

Legenda: Ta=Temperatura ambiente Ti=Temperatura interna dissipatore Vtl=Ventole on/off

A quel punto il prototipo era pronto. Mancava bicio.
Bicio ha optato per una soluzione concettualmente identica, di diversa realizzazione ma di altrettanto efficacia.. Sar? lui a documentarvi della sua realizzazione.
Appena bicio ? stato pronto col suo prototipo, abbiamo montato il link. Le antenne usate sono una 18dB e una 19dB gregoriane. Il segnale rilevato dalle 650 dlink era superiore al 70%.
Ovviamente il WRT ha un?altra idea del segnale presente, ma di questo mi sono gi? accorto sul 2100, versione di FW che usi, diverso segnale che hai.
Ai fatti, il link ? partito, lo stiamo usando senza grossi intoppi, anche se siamo ancora in fase di test per le condizioni meteo ( maltempo, pioggia , neve eccc?. Vedremo nel corso dell?inverno).

Ecco alcune immagini della realizzazione.



Doveroso un ringraziamento a bicio per le serate e serate di consulenze  e chiacchere su skype per come fare ?sto link. A LaForge per l?aiuto fornito al montaggio finale dell?impianto (una domenica passata sul tetto del Lupin3 SOTTO L?ACQUA a montare il tutto!!). A Lupin3 perch? ospita l?impianto. Agli amici storici nuvolarenz, pollus, l?aurelius il brez e la iena anziana per la pazienza delle chiacchere a volte a senso unico. Ringrazio anche la mamma perch? mi ha fatto montare tutte le antenne che ho sul tetto, anche se a volte si lamenta che passo pi? tempo l? che in casa!

Che altro dire? Buona sperimentazione a tutti. :-D.
« Ultima modifica: Novembre 02, 2006, 07:00:16 pm da DjByte »

DjByte

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Re: La lunga storia di un link da 7Km.
« Risposta #1 il: Ottobre 15, 2006, 05:43:50 pm »
Grande!!! Come al solito ci hai regalato qualcosa di succulento...

Byte
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Alnath

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Re: La lunga storia di un link da 7Km.
« Risposta #2 il: Ottobre 16, 2006, 09:34:00 am »
 :mrgreen: :mrgreen: Non ho parole per descrivere il progetto... veramente degno della sigla "X-treme WiFi"
penso proprio che copier? alla grande...
Primo server della netbuk -> http://srvalnath.no-ip.org (disconnesso)
"i bisogni dei molti contano pi? di quelli dei pochi... o di uno." - Spock

Alle

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Re: La lunga storia di un link da 7Km.
« Risposta #3 il: Ottobre 16, 2006, 10:09:20 am »
Absolute .... non trovo le parole pi? adatte per esprimerti i miei complimenti!!!

Hai/Avete fatto veramente un lavoro magnifico e come sempre un dettagliato report!!!

Continua a stupirci....

Ciao Ciao
Alle
Buon Wi-Fi ....

Bicio

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Re: La lunga storia di un link da 7Km.
« Risposta #4 il: Ottobre 17, 2006, 12:44:20 am »
E' la mia volta???
Scherzi a parte, se ne devo fare un altro, anche se mi pagano, ciccia....
E' stata dura, ma alla fine (almeno per ora, sgrat sgrat) un po' di soddisfazione!!!
Non sto a ripetere cosa gia' dette da absolute con precisione oserei dire da reporter... (hai una carriera davanti!! :D )
Vi riassumo brevemente il "mio" lato del ponte.
Concettualmente i 2 sistemi di dissipazione sono simili, anche se poi in fase realizzativa c'e' stata una divergenza enorme.
Primo perche' absolute e' partito in anticipo e ha creato un sistema direi senzazionale (visti anche i mezzi di cui disponeva, i miei piu' vivi complimenti, gia' fatti di persona chiaramente!!) ma che ha richiesto un enorme tempo realizzativo (un mesetto lavorandoci alla sera e durante il tempo libero, sempre poco peraltro...).
Io partendo all'ultimo minuto, come mio solito, e vedendo la difficolta? del sistema absolute, ho optato per un aiuto da parte di una fresa (di un caro amico, che mi ha lasciato usare).
Mentre absolute ha fatto uno scatolato simil 2100 (chi ha visto il suo sistema per il 2100 notera' la somiglianza concettuale) io ho pensato di dividere la gewiss in 2 con una lamiera di alluminio, sagomandone i contorni interni, per poi andare a isolare la parte fondoscatola da quella lato coperchio.
Sulla lamiera lato fondo scatola, ho avvitato dei tronchetti di alluminio fresati in altezza (in modo che fossero complementari alle altezze degli integrati del wrt) e sulla superficie di contatto, per non creare dei possibili corto circuiti.
Ho forato il tronchetto a contatto col chip del processore per inserire la sonda di temperatura. Quello e? il chip che scalda di piu? di tutti, in modo da far partire la ventola al bisogno.
Ho poi fissato tramite torrette di misura il wrt alla lamiera, in modo che i tronchetti toccassero il meglio possibile ben benino tutti i chip del wrt (dalle foto si capisce al volo). Ha trovato posto anche il sistema termostato ventole sempre sulla lamiera.
La scatola poi e' stata preparata con i collari da palo 1? e con delle barrette filettate ancorate sul fondo, in modo che una volta inserita la lamiera di alu (opportunamente forata ) fosse possibile fissarla e nello stesso tempo schiacciare il wrt (con nel fondo un po? di gommapiuma) contro il fondo scatola, per migliorare ulteriormente il contatto coi tronchetti.
Sul lato coperchio della lamiera, ho avvitato 2 comunissimi dissipatori vecchio pentium, per aumentare la superficie di scambio calore.
Praticamente tutta la lamiera assieme ai dissipatori e? un ?enorme? dissipatore per il wrt.
Non ho avuto tempo per fare delle prove accurate come quelle di absolute, ma il sistema mi e? sembrato altamente efficiente: tutta la lamiera si scaldava, e dopo vari giorni che era acceso tenendo il tutto nella scatola, estraendo il sistema il dorso del wrt era appena tiepido, quando da solo senza niente scottava.
Per poi mantenere una ventilazione forzata ho montato una ventola da 80x80 collegata al circuito.
Purtroppo questa soluzione ha richiesto la gewiss con coperchio alto, vista l?altezza totale compresa la ventola.
Questo pero? mi ha aiutato per i tubi di entrata uscita aria.
Per questo particolare mancano ancora le foto (quando vo sul tetto le faccio, assieme a tutto il palo montato) pero? praticamente ho forato e montato 2 tubi da 50mm di diametro sul coperchio, uno di entrata subito davanti alla ventola e uno di uscita a fianco.
Con 50mm direi che ci sara? un bel flusso d?aria.
Siccome la lamiera sebbene abbastanza precisa lascia qualche spiraglio fra ?il sopra e il sotto? come ritocco finale, necessita di un filo di silicone tutt?attorno. Questo ancora non l'ho messo, perche? siamo ancora in fase di test stabilita? (per ora sono stupito!!) quando decideremo per l?ok finale, allora provvedero? a siliconare e applicare le retine ai tubi (antivespe ecc ecc). Tutto qua.
Dalle foto riuscite forse a capire meglio di quanto ho scritto?
Che dire.
Per ora il sistema e? stabile usando la 802.11b (segnale -75db) e raggiungiamo 5 - 5.5 mbit reali (ftp)
Passando al 802.11g (fisso a 24mbit) raggiungiamo 10 -11mbit reali (sempre ftp) pero? nel caso di pioggia, si hanno dei balzelli enormi (il segnale e? di -86db, e passa a -92 -94 con pioggia); da qui si nota subito la sensibilita? degli apparecchi b nel confronto di quelli g.
Comunque, meglio 5 fissi e stabili di 10 che vanno e non vanno..
Per ora siamo messi cosi? coi test, vedremo con l?avanzare dell?inverno come si comporta, e poi col caldo se i nostri sforzi sono valsi a  qualcosa.



Ah, i 2 bulloni con rondelle in testa servono semplicemente come aiuto per l'eventuale estrazione della lamiera (e' alquanto stretta...)
Un sentito ringraziamento va a mia moglie, che mi soppporta nonostante tutto!!!  al mio amico Botti che mi ha permesso l'utilizzo della fresa, senza la quale ero ancora con la lima in mano; ad Absolute, chiaramente, che con le solite "litigate" siamo giunti al dunque; a me stesso, che mi ha aiutato assieme a me a montare il tutto :D
Un saluto a tutti.
Bicio.
« Ultima modifica: Ottobre 17, 2006, 01:03:19 am da Bicio »
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Bicio

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Re: La lunga storia di un link da 7Km.
« Risposta #5 il: Ottobre 29, 2006, 08:44:29 pm »
Per chi e' curioso ho messo su le foto hi-res della realizzazione.
Consigliata adsl, visto che ho lasciato le foto in originale (le mie sono 8.2Mpxl) per mantenere i dettagli al massimo.
buona visione.
Ciao.
www.carnevaledigambettola.org/absolute/pontewireless/index.htm

ps.
Se il link ancora non va' e' perche sta finendo l'upload (110 MByte).
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DjByte

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Re: La lunga storia di un link da 7Km.
« Risposta #6 il: Ottobre 29, 2006, 10:15:11 pm »
Si potrebbe avere lo schema di quel bel circuitino a fianco della mod ???  :wink: :wink: :wink:
Penso che impiegher? qualche settimana a scaricare le foto...

Byte
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« Risposta #7 il: Ottobre 30, 2006, 10:20:49 pm »
In questo periodo sono incasinatissimo col lavoro, ma appena mi ? possibile Dj faccio una scansione dello schema elettrico, del PCB e del montaggio e lo posto.

kenuser

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Re: La lunga storia di un link da 7Km.
« Risposta #8 il: Ottobre 31, 2006, 04:18:50 pm »
Ragazzi, ma cosi' mi obbligate a portare giu' gli AP dal ponte per modificare il tutto!
Impossibile non prendere spunti da questi  M A G N I F I C I  lavori!
Saluti
Postulato di kenuser:
Meglio un'antenna con un buon guadagno che alzare la potenza della trasmittente!
POTENZA AL MINIMO INDISPENSABILE!

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Re: La lunga storia di un link da 7Km.
« Risposta #9 il: Novembre 03, 2006, 06:14:10 pm »
Ecco il mio,maaaaaaa..in confronto i vostri ...............
 :|
http://web.tiscali.it/wirelessnet/Foto_wireless/index.html
.................\\\//..................
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Re: La lunga storia di un link da 7Km.
« Risposta #10 il: Novembre 04, 2006, 06:17:43 pm »
quote:
"Il problema era dovuto al fatto che gli AP della dlink(900 e 2100), oltre una certa distanza, scartano il pacchetto di ritorno perch? ci ha messo troppo a tornare. Questo ovviamente ? dovuto al fatto che nel dlink non ? possibile impostare l?ACK timing, ovvero il tempo di attesa per il ritorno del pacchetto di controllo. In definitiva questi AP sono progettati per un uso domestico, cio? nell?ambito di poche decine di metri, quindi l?ACK ? evidentemente preimpostato per distanze non eccessive (anche se a 4Km ci arriva, il limite probabilmente ? tra i 4 e i 7Km).
L?uso che ne facciamo noi ? un tantino estremo."


dalla mia personale esperienza ho realizzato un link che supera i 7km con i 900ap e non ho problemi... il transfer ? stabile sui 950kb/s e li sto usando da un anno ormai...

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Re: La lunga storia di un link da 7Km.
« Risposta #11 il: Novembre 04, 2006, 06:29:23 pm »
quote:
"Il problema era dovuto al fatto che gli AP della dlink(900 e 2100), oltre una certa distanza, scartano il pacchetto di ritorno perch? ci ha messo troppo a tornare. Questo ovviamente ? dovuto al fatto che nel dlink non ? possibile impostare l?ACK timing, ovvero il tempo di attesa per il ritorno del pacchetto di controllo. In definitiva questi AP sono progettati per un uso domestico, cio? nell?ambito di poche decine di metri, quindi l?ACK ? evidentemente preimpostato per distanze non eccessive (anche se a 4Km ci arriva, il limite probabilmente ? tra i 4 e i 7Km).
L?uso che ne facciamo noi ? un tantino estremo."


dalla mia personale esperienza ho realizzato un link che supera i 7km con i 900ap e non ho problemi... il transfer ? stabile sui 950kb/s e li sto usando da un anno ormai...


Se trovo link ,esiste qualcuno che con i 900 ha fatto 40 KM  boooooooo...io ancora non ci sono riuscito !!
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Re: La lunga storia di un link da 7Km.
« Risposta #12 il: Novembre 04, 2006, 10:43:31 pm »
Citazione
dalla mia personale esperienza ho realizzato un link che supera i 7km con i 900ap e non ho problemi... il transfer ? stabile sui 950kb/s e li sto usando da un anno ormai...
che versione di 900 hai?? B C1 o C2??
noi abbiamo provato solo la C2 (quella abbiamo) e sui 7 km passano solo 500kbit anche con acinonyx.
ciao.
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the_dark_shadow

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Re: La lunga storia di un link da 7Km.
« Risposta #13 il: Novembre 06, 2006, 04:18:23 pm »
mi pare proprio la c2... non ricordo perch? li ho montati tempo fa... stasera controllo ;)

Bicio

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Re: La lunga storia di un link da 7Km.
« Risposta #14 il: Novembre 06, 2006, 06:24:09 pm »
cosa vuoi che ti dica!!! mi fa strano anche a me... in via teorica le onde radio (onde elettromagnetiche) viaggiano alla velocita' della luce, e quindi su 7km e' questione di microsecondi, se non meno...
la latenza viaggia a millisecondi, quindi 1000 volte + lento e i microsecondi dovrebbero essere un'inezia.
pero' abbiamo fatto delle prove collina-citta', proprio per escludere gli effetti della zona di fresnel, ma stesso risultato, banda effettiva 500kbit (ftp, con netpersec mi dava 4-5mbit!! in realta' passa poco e sono tutti pacchetti duplicati, non persi, me lo darebbe nel log).
se andavano i 900 mi risparmiavo tutto quel sistema di dissipazione!!! :O
ciao.
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