Autore Topic: Ponte 25 Km, Finalmente la Realizzazione!  (Letto 2027 volte)

Absolute

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Ponte 25 Km, Finalmente la Realizzazione!
« il: Agosto 08, 2011, 11:37:04 pm »
Dopo una sperimentazione durata 3 anni durante i quali abbiamo in continuazione fatto ricerca e sviluppo per perfezionare le centraline e i sistemi, ? finalmente giunto il momento di concretizzare il tutto e mettere in piedi il ponte.
All?inizio del 2010 programmo i lavori, programmo le ferie (tutte destinate a questo scopo!! Sigh!!) e comincio a lavorare alla costruzione della struttura metallica di supporto.
Le ore passate a pensare e disegnare una struttura che potesse contenere e reggere il tutto, da varie scatole con centraline e dispositivi, i pannelli fotovoltaici, le antenne?.insomma un vero caos. Scartata l?idea iniziale di un semplice palo, palesemente insufficiente a reggere tutto il necessario, alla fine ho concretizzato su una sorta di sedia gigante!!
In questa maniera, avevo la possibilit? di fissare i pannelli con l?inclinazione necessaria garantendomi un adeguato supporto con sufficiente rigidit? strutturale adatto anche a reggere venti di intensit? piuttosto elevata, dato che la postazione ? piazzata in cima a un monte in cui i venti appunto possono superare anche i 100 Km/h.
Ho poi disseminato la struttura di scatole gewiss onde poter inserire tutto il necessario alla circuitazione, dalla scatola per la centralina principale, ad una per la distribuzione, una per l?AP, una per la meteo e un?ultima per due sezionatori pannelli pi? batterie.
I tempi per la realizzazione di tutto ci? sono stati lunghi, nonostante le corse fatte, ci sono voluti mesi e mesi. La scatola della centralina invece era pronta gi? da almeno due anni. In questa scatola, risiede tutta l?elettronica di controllo e gli switching di potenza per il controllo carica dei pannelli. Per realizzare anche questa c?? voluto molto tempo. Ho voluto creare un sistema di raffreddamento specificatamente per gli switching che prendesse comunque aria da fuori e idem dicasi per il diodo di potenza in ingresso alla scheda madre. In sostanza, ci sono 2 tubi di alluminio che attraversano la scatola (si vede nelle foto) da una parte all?altra e toccando sulla maggior parte dei componenti che scaldano, permettono lo scambio di calore con l?aria esterna. La costruzione ? risultata abbastanza complessa, soprattutto per gli switching. Infatti gli elementi da raffreddare erano tre. L?LM2576, un diodo di potenza e il diodo di miscelazione in TO220. Questo perch? la corrente dei pannelli pu? superare i 7?8A , quindi le temperature possono salire decisamente. Durante i test al banco, con il raffreddamento cos? com??, cio? passivo, ho raggiunto e superato i 65?C sui diodi di potenza. Questo mi ha costretto a creare poi un ulteriore sistema di ventilazione forzata per poter tenere le temperature in un range accettabile. Sono i due coni bianchi che si vedono dalle foto. All?interno di ogni cono ? presente una ventola da 8cm che si attiva al raggiungimento della temperatura programmata e resta azionata per un delta di alcuni gradi.
Altro grosso problema ? stato l?alloggiamento delle batterie.
Vista l?esperienza con l?altro ponte in cui le batterie sono alloggiate si dentro un cabinotto, ma comunque all?aperto (quindi a temperatura ambiente) ho deciso di porre le batterie in posizione interrata. Questo perch? le batterie soffrono molto le basse temperature e in quelle condizioni l?autoscarica ? maggiore. Ora dato che negli ultimi anni gli inverni si sono fatti pi? rigidi, vuoi anche perch? il ponte ? in cima ad un monte a oltre 600mt, per cercare di limitare il problema si ? pensato appunto di interrare le batterie. Sottoterra, raramente il terreno gela, solo se le temperature vanno decisamente gi? e per lunghi periodi di tempo, altrimenti il calore che la terra conserva fa si che appunto sotto, il terreno solitamente non ghiacci. Interrare le batterie non era una cosa comunque cos? semplice. Non ? che potevo semplicemente seppellirle sottoterra!
Si ? quindi reso necessario trovargli un adeguato contenitore che potesse resistere senza creare problemi, mantenendo le batterie comunque sigillate e all?asciutto. La soluzione l?ha trovata il Pollus vedendolo usare ad un muratore, quindi reperendolo poi da un rivenditore di laterizi. Un cestone di PVC da muratore appunto, quelli per riporre gli attrezzi. Naturalmente ?l?ho sistemato un po??, coibentandolo con materiale termicamente isolante e rendendolo stagno. Per completare il tutto e proteggere al meglio il contenitore stesso, l?ho ricoperto di uno strato di carta catramata da 3mm di quelle che si usano in edilizia per i tetti. Il risultato ? quello che potete vedere in foto?il vano ? stato poi ricoperto da 5-10cm di terra. Prossimamente lo riaprir? per verificare se ad un anno di distanza ? tutto ok, ma la realizzazione ? stata concepita perche possa stare anni sotto terra senza creare problemi. Dovremo molto prima sostituire le batterie mi sa!
Ma torniamo alla struttura. La mia prima settimana di ferie, l?ho passata tra ferramenta e rivenditori di ferro. Ho preso le barre e i tubi di ferro, le piastre necessarie e la bulloneria per l?assemblaggio, poi mi sono messo a fare del taglia e incolla con il ferro. La scelta di imbullonare il tutto piuttosto che saldare ? naturalmente dovuta al fatto che la struttura doveva essere trasportabile senza necessit? di un TIR. Oltre all?intelaiatura ho poi dovuto prevedere varie piastre di metallo fissate alla struttura stessa su cui andavano poi montate le scatole Gewiss.
A fine settimana la struttura era completata allo stato grezzo montata nel mio giardino.
Smontata e portata a zincare (a caldo ovviamente) ho poi passato il mese dopo, la mia seconda settimana di ferie a riassemblare la struttura, montare le centraline, effettuare un cablaggio di massima e verificare il funzionamento del tutto. La fase dei test, ? proseguita poi per un altro mese fino alla terza settimana di ferie programmata per la penultima settimana di luglio. Durante questo mese, abbiamo tenuto la stazione operativa 24h ed eseguito quanti pi? test possibili. Il perch? ? ovviamente chiaro. Se ci fossero stati dei problemi, andarli poi a risolvere in cima al monte a 40Km da casa, diventava un vero problema. Comunque le verifiche sono state sostanzialmente positive, piccoli aggiustamenti al firmware sono stati effettuati al volo dal Pollus, dopo di che si ? ritenuto che l?insieme funzionasse come doveva. A questo punto ho di nuovo smontato tutto e preparato il necessario per la trasferta. La cosa ? stata preparata con grande spiegamento di mezzi e risorse, quattro persone, due auto, attrezzatura a non finire!
Poi venne il giorno!
Sabato. Ore 6:30. Si parte! (gi? qui un vero incubo?.io?le 6:30????? Azzzzz)
Alle 7:00 eravamo in loco baldanzosi, inconsapevoli dei problemi e dei trabocchetti a cui saremmo andati incontro. Abbiamo comunque un po? di fortuna, il luogo scelto per il posizionamento sar? per quasi tutta la mattinata in ombra! Almeno questo!
Scarichiamo tutto il materiale e cominciamo a ragionare su come piazzare la struttura.
Per non effettuare opere di cemento, ho pensato di ancorare ognuno dei quattro piedi della struttura dentro ad un pozzetto di cemento (di quelli per edilizia per capirci) da 30x30cm pesante ognuno ben 35Kg!
I quattro piedi sono ancorati all?interno dei pozzetti con bulloni in acciaio da 12mm. Ovviamente l?intento era quello di scavare quattro buche entro le quali poi posizionare i quattro pozzetti. Ma ancora prima di questo, era d?obbligo definire la posizione del sud onde quindi poter in relazione iniziare a scavare per posizionare ovviamente verso sud la stazione.
La preparazione di tutto il materiale necessario ? stata fatta da me, dopo aver pi? e pi? volte controllato e ricontrollato che avessi tutto il necessario, l?unica cosa che non avevo, era una bussola. Di questo, avevo chiesto al Pollus di provvedere, dato che lui ne ha pi? di una. Era l?unica cosa che avrebbe dovuto portare! E indovinate? L?aveva dimenticata!!
Ora cercare una bussola in mezzo ad un bosco in cima ad una monte ? un po? un problema?fare il sud con la stella polare si poteva anche fare, ma erano le 7 del mattino, e la polare non c?era!!! Ma il Pollus ha una grande idea!!! Usiamo il suo telefono con GPS per poter trovare il sud! Ha la bussola integrata! Ottimo! Problema risolto. Effettua l?allineamento e mi da una direzione?.direzione che l? per l? non mi convince molto, ma mi fa vedere la bussola del telefono e quella indica sud! Mah.. va beh.. cominciamo a scavare!
Decisione che avremmo pagata cara!
? qui iniziano i problemi. Il terreno ? frammentato da un sacco di pietre. Pi? che scavare, ci tocca picconare. E gi? di piccone? scaviamo le quattro buche e con grande fatica le mettiamo in piano, iniziamo ad assemblare la struttura, solo parzialmente, quel tanto che ci basta per mettere in bolla i quattro piedi. E intanto si avvicina il mezzogiorno. E pi? si avvicina, pi? qualcosa non mi convince sull?orientamento a sud fatto dal Pollus! L?ombra che proietta la stazione tra i piedi davanti e quelli dietro ha una angolazione eccessiva?si sta avvicinando mezzogiorno e l?angolo non dovrebbe essere cos? aperto?. Sar? una mia impressione penso, considerando che c?? anche l?ora legale. Va beh, andiamo avanti.
Scava e scava, riusciamo ad interrare di quei 40cm i pozzetti di ancoraggio??riusciamo a mettere in bolla la struttura ed ? poco pi? di mezzogiorno e mezzo?. Tutto il lavoro riuscito e fatto all?ombra, considerando la prospettiva di una giornata da oltre 35?C ci ? andata bene!
Ma qualcosa non quadra.
? quasi l?una e l?allineamento delle ombre tra il piede anteriore e quello posteriore della stazione ancora ? apertissimo?oltre 40?.
Quello che era un sospetto latente, ora si va via via sempre pi? concretizzando.
L?orientamento verso sud ? sbagliato. Ormai ? palese? il terrore dilaga?ore e ore di scavo e di fatica (e per fortuna che eravamo all?ombra!!) in buona parte sprecate!
Tutti si rendono conto del problema?incluso il Pollus!!! Alle 13:30 l?angolo tra il piede anteriore e quello posteriore ? di almeno 30?40?, mentre le ombre dovrebbero essere in asse e quindi sovrapposte, ma cos? non ?; la stazione ? puntata a sud-ovest.
Che si fa? La lasciamo cos?? No, non si pu?. Passi per l?estate che andrebbe bene lo stesso, ma durante l?inverno il sole tramonta alle 15:00, 16:00! Non possiamo lasciare la  stazione puntata a sud-ovest, in inverno (mesi tra l?altro pi? difficili per il fotovoltaico)
l?approvvigionamento di energia deve essere il pi? possibile ottimale!
Spuntano fuori idee fantasiose del tipo lasciamo i pozzetti fuori! Ma considerando le velocit? che pu? raggiungere il vento in quel punto dopo tutta la fatica fatta, il tempo necessario alla realizzazione e ci? che ? stato speso, non posso rischiare di trovarmi la stazione a rotolare gi? per il monte, quindi i lavori devono essere fatti come si deve, sono  perci? irremovibile. La stazione va girata e rifatti gli scavi.
Il Pollus che si sente responsabile dell?errore (pi? che giustamente!!!) si mette di buona lena a scavare, ma dopo 5 minuti da il collo? colto da un crollo di pressione ? costretto a sedersi e riposare. Questo perch? nel frattempo il sole ha girato, ? pieno luglio, sono le 14, la postazione ? in pieno sole e ci sono ben oltre 30?C! Non c?? un filo d?ombra e non tira un filo d?aria. Fa un caldo boia!!! E il Pollus sta seduto!!!!! Argh!!!
Da notare che resisi tutti conto dell?errato orientamento, nessuno ne ha fatto una colpa al Pollus? ormai era fatta, non c?era nulla da fare. Se non scavare!!!
Lo sconforto dilaga.
Ma io e il grande vecchio, il Nuvolarenz ci rimettiamo a scavare ? il Raggio anche lui ? demoralizzato?si riprender? dopo una mezzora poco pi?. Il Pollus invece continua a latitare e prendere l?ombra!!
Consapevoli e rassegnati che tanto non c?? che da scavare, io e il grande vecchio ci diamo gi? alla grande? il Nuvolarenz poi sembra una trivella impazzita!! Non si ferma nemmeno per bere!!! Cosa che io devo fare ogni quarto d?ora per reintegrare la quantit? industriale di sudore che continuo ad espellere!!!!
Sembriamo carcerati ai lavori forzati intenti a scavare su una delle strade dell?alabama!!
Scavare e spaccare pietre dalle 14 alle 17 dell?ultima settimana di luglio sotto il sole, non ? cosa consigliata, ma la testardaggine di conseguire l?obbiettivo ce l?ha fatto fare.
Ripreso dallo sconforto anche il Raggio si rimette a scavare. Dopo oltre 2 ore, riusciamo a riposizionare la stazione a sud e a rimetterla in bolla. Giusto in tempo perch? il Pollus si riprenda e ci dia una mano!!!!! Argh!!!
Non vi dico la fatica?.litri e litri di abbeveraggi consumati?(seriamente! Pensavo di aver esagerato a portare quasi una ventina di litri tra bevande acqua e integratori, invece abbiamo pulito tutto!!!), ma il lavoro era completato.
Ora la stazione puntava a sud. Mai direzione fu tanto sudata!!!
Insomma, altro che mercoled? da leoni. Fu un sabato da cani!!!
Pollusssssssssssssssss!!!
A questo punto, abbiamo completato il montaggio della stazione imbullonando le parti restanti della struttura. Ma erano gi? passate le 18 e quindi abbiamo deciso che era il momento di staccare?la stanchezza era decisamente tanta e non ci sarebbe stata la forza di proseguire oltre. Quindi raccolte le nostre cose, ce ne siamo andati a casa.
Il giorno dopo domenica, ce ne siamo stati tutti a casa a recuperare energia.
Il luned?, mi sono ritrovato da solo a proseguire l?assemblaggio dell?impiantistica.
Azzzzzzzzzzzzzz. Nessuno! Spariti tutti!!
Va beh? la parte pi? problematica era stata comunque fatta. Ora si trattava di assemblare dal punto di vista elettrico e questo potevo farlo anche da solo. O meglio, avevo con me il mio fido aiutante! Mia mamma! Almeno per i panini!  :-D.
Nei tre giorni seguenti ho piazzato tutte le scatole con i vari dispositivi, ho steso le canaline di collegamento, fatto le connessioni, montate le antenne, tutti i sensori vari della meteo, montato i pannelli, dulcis in fondo?.ho acceso.
Partita al primo colpo.
Tutti i test eseguiti per il funzionamento sono stati positivi, tutto ha funzionato pressoch? subito. Incluso il link di connessione affidato ad un Ubiquity Bullet M2HP. Quello che si pu? vedere nella foto. Si ? un po? diverso, ma solo perch? l?ho moddato e quindi ? stato sventrato ed adattato ad un sistema di raffreddamento studiato per il DWL2100.
Il caso vuole che la piazzola di raffreddamento per il micro sia piazzata in un punto in cui ? compatibile anche per il micro del bullet? ? stato sufficiente mettere un po? di gap filler per arrivare all?altezza di contatto per il trasferimento termico ed il gioco ? stato fatto. L?unica accortezza ? stata quella di tagliare le coppie di file marrone bianco-marrone e blu bianco-blu nel cavo di rete, onde evitare che la tensione del POE potesse tornare indietro sulle porte dello switch di rete. La tensione di alimentazione infatti la trasporto a parte ed entro direttamente sul bullet.
Per quanto riguarda invece la canalina, dopo aver riscontrato problemi nel tempo con il tubo corrugato bianco che si usa per l?esterno ( ho visto che col tempo tende a cuocersi e poi a spaccarsi) ho preferito andare sul tubo corrugato in PVC da elettricista, quello che si adotta per i normali impianti elettrici nei muri.
Si lo so che a volere fare un gran bel lavoro ci sarebbe voluta la canalina in PVC o in metallo, ma i tempi e i costi per l?assemblaggio sarebbero stati 10 volte tanto. Questa volta mi sono ?dovuto accontentare? adottando una soluzione facile ed economica. Per esperienza, posso comunque affermare che il corrugato in PVC pur essendo sottile, ha una robustezza ed una durata davvero notevole. Non penso avr? problemi per almeno 10 anni. Ce l?ho sul tetto, sparso in un paio di connessioni, da ben oltre ed ? ancora come nuovo o quasi.
Completati tutti i test, la stazione ? diventata operativa e da luglio 2010 ? in funzione di continuo. Problemi di energia rilevanti ve ne sono stati per due tre volte nell?arco dell?inverno dove ? stato necessario effettuare per alcuni giorni lo spegnimento completo della stazione. Purtroppo in un paio di casi le pesanti nevicate (di anche un metro) hanno completamente coperto i pannelli; specialmente quella avvenuta il 22/01/2011 ? stata seguita da una lunga gelata e sono occorsi giorni prima che i pannelli si liberassero. Ho della giornata successiva un video che sono riuscito a fare dalla WebCAM di bordo di un panorama totalmente ghiacciato, incluso i rami degli alberi circostanti. Sono riuscito ad accendere la stazione con un comando d?emergenza ed ? rimasta accesa giusto alcuni minuti che sono riuscito a registrare, poi il low-batt me l?ha completamente spenta. In altri casi invece, ? stato sufficiente effettuare lo spegnimento notturno per economizzare anche quei 30?40W che in situazioni critiche possono comunque fare la differenza. Lo spegnimento controllato viene comandato da remoto via UHF in DTMF, mentre quello brutale energetico, lo decide il microprocessore stesso al raggiungimento del low-batt. A parte questi momenti di crisi energetica, per il resto non ci sono stati problemi di sorta.
Sotto un p? di immagini del montaggio della stazione.



Qui in alta risoluzione
http://web.tiscali.it/absolute.infinity/PonteNavacchio/StazioneHQ.jpg

Parte 1...segue parte 2!
« Ultima modifica: Agosto 08, 2011, 11:41:27 pm da Absolute »

Absolute

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Re: Ponte 25 Km, Finalmente la Realizzazione!
« Risposta #1 il: Agosto 08, 2011, 11:39:00 pm »
Resa operativa la stazione, mancava da fare il collegamento con i luoghi dove mi necessitava la connettivit?. Qui per? nasceva un altro problema non da poco. Per poter fare il collegamento dalla stazione, dovevo superare almeno 20 metri di bosco, superando quindi alberi e cespugli. Ora in altezza era impossibile, in quanto vi sono piante alte almeno 6?8 metri e oltre, attraversarle anche non era facile. Ho effettuato delle prove, ma l?attenuazione era eccessiva. Quindi come fare a portare un segnale forte e stabile? Ovviamente effettuando un link con portata ottica. Per fare ci?, potevo radere al suolo una parte di bosco, oppure portare la seconda antenna in una posizione aperta verso la casa. Dopo un po? di verifiche, mi sono reso conto che dovevo portare la seconda antenna ad un centinaio di metri di distanza, fuori dalla boscaglia. Per 100 metri da fare, mi sono detto, stendo un cavo di alimentazione ed un cavo ethernet. Per? mica si pu? stendere e lasciarlo cos? sul terreno in mezzo agli alberi. Fare una linea aerea anche era assolutamente da escludere. Troppo critica, esposta e costosa. Quindi non restava che una soluzione. Una linea interrata. Vuoi direte, che ci vuole? Scavare 100 metri prendi un bob-cat ed in una mezza giornata hai finito?.si, e?. come ce lo porto in mezzo ad un bosco con una pendenza di almeno il 40/50%???
Dopo aver analizzato il problema in tutti i modi possibili, non restava che una soluzione.
Scavare? alla vecchia maniera! Che sar? mai? 100 metri!!!!! Li facciamo in un paio di giorni!!!  :-D
Azzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Non avete idea della fatica e del lavoro che c?? voluto.  Scavare le quattro buche per l?ancoraggio della stazione ? stato a confronto un gioco da ragazzi.
L?idea ? stata quella di fare uno scavo di 30?40cm e poi interrare un tubo in PVC a doppio rivestimento antiroditore, effettuando delle tratte da 25 metri mettendo dei pozzetti d?ispezione. A met?, andr? posizionato un pozzetto pi? grande in maniera che possa alloggiare se ce ne fosse necessit?, uno switch che mi possa fare da repeater nel caso la tratta ethernet avesse dei problemi a farmi i 100 metri secchi. Come prima cosa iniziamo a pulire l?area di passaggio della tratta dai cespugli erbacce e casini vari che c?erano. Fortunatamente non ci sono alberi in particolare che ostacolano il passaggio. Quindi facciamo gli ecologisti e non abbattiamo nessun albero. Solo per fare questo, c?? voluto una intera giornata.
Poi iniziamo a scavare!
In questa impresa dedico la mia ultima settimana di ferie? SIGH?.!!
Consapevole per? che in una settimana non penso di riuscire a farcela da solo, arruolo per questa mission impossible Andrea, mio collega di avventure nel Professional WiFi  e abituato ad arrivare l?, dove nessuna altra ditta ? mai arrivata prima? quando gli altri arrivano e dicono non si pu? fare, arriviamo noi e lo facciamo! Dato che il magico Team ? tutto impegnato al lavoro? (non ? vero?spaventati dagli scavi precedenti per la stazione, si sono dileguati tutti! Argh!!!) io e Andrea (e mia mamma!) cominciamo a scavare!
In questa impresa otteniamo un insperato aiuto da un residente, domenico (in piedi accanto alla stazione in una delle foto) a cui ovviamente vanno i nostri ringraziamenti.
Purtroppo per? non ? una montagna di terra, ma ? un monte roccioso? ora io non sono un geologo, ma durante lo scavo, abbiamo trovato tanti tratti di terra compatta sedimentata, in alcuni tratti vera e propria roccia, anche un blocco roccioso con tracce granitiche, ma nella quasi totalit? sempre pietrisco!! In quelle condizioni scavare con vanga e zappa e pressoch? inutile, bisogna andare inevitabilmente di piccone.
E qui di nuovo mi sembra di tornare in Alabama a scavare! Sigh?
Non potete neanche lontanamente immaginare la fatica?.non a scavare?quella c?era ovviamente?la fatica a stare in piedi !!
Si, perch? purtroppo il terreno era sdrucciolevole, in pendenza con dei passaggi difficili, insomma il vero problema era stare in piedi mentre si scavava!
Le picconate non si contavano pi?. Un manico di piccone ? stato sacrificato all?impresa? troppa potenza applicata da parte di Andrea!
Fino a met? ci siamo arrivati abbastanza bene, la parte centrale e la seconda met? sono state pi? ostiche, in quanto il terreno era pi? roccioso?solo verso la fine ? tornato ad essere pi? terra, probabilmente dovuto al trasporto di materiale da parte delle acque in quanto si trovava alla fine del bosco.
Comunque, un po? alla volta, giorno dopo giorno siamo riusciti ad arrivare in fondo dove ci eravamo prefissati. Il tratto dello scavo, lo potete vedere nella foto con indicate le frecce rosse per il punto di partenza e di arrivo.
A quel punto, abbiamo steso le tratte con i relativi pozzetti, fissato parzialmente il tubo e poi infilato i cavi. Per la ethernet abbiamo usato un STP5e con le schermature attive, per le alimentazioni invece abbiamo infilato un inguainato da 5x2,5mm. In questo modo posso portare la 24V pi? tre linee di comando. I 100 metri calcolati, si sono rivelati essere esatti esatti. Verificate la continuit? del cavo e la connettivit? della LAN, abbiamo chiuso tutta la tratta posizionando dei picchetti nei punti in cui sono i pozzetti d?ispezione?Non si sa mai.
Non restava che montare il palo con la scatola di distribuzione, l?AP e l?antenna. Il sistema di fissaggio ? stato lo stesso della stazione, un pozzetto di cemento da 35x35cm interrato di 40?50cm a cui ho ancorato un palo di 3mt bloccato in alto da 3 tiranti in acciaio.
Dentro la scatola di distribuzione, ho posizionato un riduttore a 12V pi? uno switch ethernet e i rel? di comando. L?AP in questo caso ? il classico Dlink DWL2100 moddato dentro scatola Gewiss. L?antenna, ? stata riciclata la ?Tub de Fogn? (alias una settoriale da 19dBi infilata dentro un tubo arancione di quelli usati per le acque riverniciato opportunamente per ragioni mimetiche di verde) in quanto era stata precedentemente smontata dal ponte UHF a favore di una gregoriana, perch? qui necessitavo di una copertura orizzontale pi? ampia di quella offerta da una direttiva.
Una volta collegato il tutto, ha funzionato senza problemi. Successivamente, ho poi installato l?AP di ricezione nel luogo finale di destinazione e la velocit? del sistema si attesta sui 12-14Mbits/sec. Considerando che attraversa quattro differenti ponti (di cui due ad alta velocit? in quanto dotati di ubiquiti N e due con dei 2100) direi che il risultato ? pi? che soddisfacente.

Sotto un p? di immagini dell?immane sudata che ci siamo fatti a scavare!!



In alta risoluzione.
http://web.tiscali.it/absolute.infinity/PonteNavacchio/ScavoHQ.jpg

Ancora altre foto, incluso i luoghi di destinazione.



Alta risoluzione..
http://web.tiscali.it/absolute.infinity/PonteNavacchio/Antenna2HQ.jpg

Come ultima cosa, aggiungo una postilla dell?ultimo minuto.
Proprio la scorsa domenica ho riaperto il vano batterie per verificare lo stato interno. Ad un anno di distanza l?ho trovato nelle stesse identiche condizioni in cui l?ho lasciato! Non c?era un filo di condensa, nessuna traccia di infiltrazione animale o di nessun tipo. Quindi il contenitore ha mantenuto una perfetta tenuta. Segno che l?idea con la quale ? stato concepito, non era niente male.


In conclusione?come sono partito 4 anni fa? se mamma telec@xx non mi porta la linea, io mi ci sono portato la banda larga!!!!! Alla faccia del Digital-Divide.
Buona sperimentazione a tutti!
« Ultima modifica: Agosto 08, 2011, 11:42:36 pm da Absolute »

GiuseppeP

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Re: Ponte 25 Km, Finalmente la Realizzazione!
« Risposta #2 il: Agosto 09, 2011, 09:55:48 am »
Veramente un bel racconto, potresti scriverci un libro intitolato "Le Avventure con il Wifi"  :-D

P.S.: non l'ho ancora letto tutto, ma appena ho tempo lo far
Giuseppe

thedog75

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Re: Ponte 25 Km, Finalmente la Realizzazione!
« Risposta #3 il: Agosto 09, 2011, 09:36:20 pm »
Purtroppo da un bel p? di tempo non seguo in maniera attiva il forum a causa dei vari impegni di lavoro, ma in questo caso non posso assolutamente fare a meno di complimentarmi con Absolute & co. per la realizzazione del ponte e per la descrizione (come al solito) chiara e dettagliata! :-D :-D
Vivo la vita un quarto di GHz alla volta, non mi importa di nient'altro... Su quelle onde sono libero!!
Senza liberta' di scelta non c'e' creativita', e senza creativita' non c'e' vita. (J.T. Kirk in "Star Trek")

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Re: Ponte 25 Km, Finalmente la Realizzazione!
« Risposta #4 il: Agosto 10, 2011, 08:02:34 am »
gran bel lavoro, complimenti anche per la tenacia.
Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza

Fabietto_DJ

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Re: Ponte 25 Km, Finalmente la Realizzazione!
« Risposta #5 il: Agosto 12, 2011, 02:52:17 pm »
Complimenti per il progetto descritto dettagliatamente e soprattutto per la fatica impiegata negli scavi... :-D

Alnath

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Re: Ponte 25 Km, Finalmente la Realizzazione!
« Risposta #6 il: Agosto 14, 2011, 08:30:06 am »
Un grandissimo applauso anche da parte mia Absolute, davvero un bellissimo esempio di quello che pu? fare tanta volont? e passione!
Primo server della netbuk -> http://srvalnath.no-ip.org (disconnesso)
"i bisogni dei molti contano pi? di quelli dei pochi... o di uno." - Spock

BoNoVoX

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« Risposta #7 il: Agosto 17, 2011, 03:48:48 pm »
Complimentoniiii
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lukax8

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Re: Ponte 25 Km, Finalmente la Realizzazione!
« Risposta #8 il: Agosto 17, 2011, 04:02:40 pm »
Complimenti per tutto il lavoro svolto e l'impegno nella realizzazione.

Avete fatto due conti per vedere quanto ? costato il tutto? manodopera a parte naturalmente!

Come fai a controllare via uhf con toni dtmf l'accensione e lo spegnimento?

Absolute

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Re: Ponte 25 Km, Finalmente la Realizzazione!
« Risposta #9 il: Agosto 18, 2011, 06:39:36 pm »
Veramente no. A dirti la verit?, preferisco non saperlo! la spesa ? stata effettuata in realt? diluita in 3 anni... oggi prendi quello, domani quell'altro e via dicendo. in questa maniera, non ? mai stato fatto un conteggio esatto. anche se una vaga idea ce l'ho. e non ? comunque poco. ma come si suol dire le soddisfazioni non hanno prezzo.
per quanto riguarda il controllo remoto in uhf, in realt? abbiamo un intero set di comandi. uno dei cardini principali, era di poter controllare la stazione anche se il ponte wifi non era in linea. abbiamo quindi progettato un sistema di backdoor (la scheda che si vede nelle foto che contiene anche il modulo ethernet) composto da un ricevitore uhf motorola HT600  con una antenna direttiva a 433 e una decodifica DTMF MT8870. il bus dati dell'8870 viene poi inviato al micro 16F876 che ha al suo interno una routine che decodifica il bus, elabora il comando, lo diplayzza e poi lo invia al 18F4685 (il micro pincipale) che lo esegue all'interno del sistema. Diciamo che ? un sistema dedicato alle comunicazioni d'emergenza, ma finora, ha sempre funzionato perfettamente...l'HT600 poi ? indistruttibile!
« Ultima modifica: Agosto 18, 2011, 07:37:10 pm da Absolute »

BoNoVoX

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Re: Ponte 25 Km, Finalmente la Realizzazione!
« Risposta #10 il: Agosto 19, 2011, 02:57:41 pm »
Si pu? usare anche un ricevitore GSM tipo quello per allarmi per controllarlo.
Di solito ha un minimo di 2 relay da azionare, il problema ? che ogni tanto bisogna ricaricare la scheda.
Potrebbe anche mandare segnali di allarme...
Spero di avere stuzzicato qualche ulteriore implementazione... :-D

update.
Si potrebbe anche installare un piccolo generatore eolico da accoppiare alla parte solare no? :?
Cos? potrebbe caricare le batterie anche quando i pannelli non rendono molto...
Cosa ne pensi?

Vorrei fare un paio di domande se posso:

1 Quanti utenti serve questo fantastico ponte?
2 funge da tratta per un ulteriore punto d'accesso locale o ci si aggancia direttamente a lui?

Mi stanno frullando un pochino di cose, e vorrei stilare anche teoricamente un qualche cosa di simile ma con componenti per comuni mortali :lol:

Saluti Bonovox
« Ultima modifica: Agosto 19, 2011, 07:49:54 pm da BoNoVoX »
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Re: Ponte 25 Km, Finalmente la Realizzazione!
« Risposta #11 il: Agosto 19, 2011, 09:11:25 pm »
Non posso che esprimere i miei pi? sentiti complimenti per l'opera, e al di l? dell'hardware (di tutto rispetto) , li rivolgo in particolare alla dedizione e all'immenso sforzo fisico e di volont?,.......e agli incredibili scavi sulle montagne rocciose dell'Alabama.

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Re: Ponte 25 Km, Finalmente la Realizzazione!
« Risposta #12 il: Agosto 20, 2011, 10:41:21 am »
Si pu? usare anche un ricevitore GSM tipo quello per allarmi per controllarlo.
Di solito ha un minimo di 2 relay da azionare, il problema ? che ogni tanto bisogna ricaricare la scheda.
Potrebbe anche mandare segnali di allarme...
a dire il vero, era una ipotesi che avevamo inizialmente considerato anche noi, ma dato che la possibilit? di connessione diretta c'era e volendo essere indipendenti da sistemi di comunicazione esterni per la gestione diretta, abbiamo alla fine escluso i sistemi di comunicazione GSM/UMTS.
Per? il Pollus a cui serviva, ha comunque sviluppato una centralina con modulo di ricezione GSM per poter gestire una Web-Cam che ha piazzato nella casa al mare (un sms o squillo attiva la centralina, che poi attiva una unit? UMTS per entrare online e vedere la web-cam appunto), con inoltre la possibilit? di attivare rel? vari (al fine ad esempio di accendere la caldaia se fa troppo freddo) e controllare alcuni ingressi. non conosco le specifice del sistema a fondo perch? l'ha sviluppato interamente lui, so solo che si ? decodificato i comandi AT da poter inviare in RS232 al modulo GSM, e quindi gli fa fare ci? che vuole con un 877.
Per il nostro sistema, ci ? invece tornato molto pi? comodo il DTMF, perch? abbiamo implementato un sistema di trasmissione a catena dei comandi. dato che di queste centraline ce ne sono 3 (casa mia, il ponte UHF e appunto la stazione... poste in diverse localit? geografiche), supponete di dover inviare un comando ad una centralina in stand-by che non ? a portata di trasmettitore, che fate? prendete l'auto e vi avvicinate? no, invio il segnale alla centralina pi? vicina, che provveder? a rigenerare il comando in tono DTMF e ad inviarlo alla centralina successiva e questa a sua volta alla centralina di destinazione.
in questa maniera anche se non si ? in copertura diretta, ? possibile inviare un qualsiasi comando ad una qualunque delle centraline. Ovviamente il  comando che si invia principalmente ? quello di accensione del sistema.
Ma abbiamo fatto un passo in pi?.
supponiamo che io sia fuori citt?... o fuori nazione, e voglio accendere la rete, per poter poi controllare online lo status.
Dal momento che la centralina di casa mia ? sempre accesa (? quella che controlla l'impianto fotovoltaico) e quindi ? sempre online, abbiamo montato un trasmettitore UHF anche in questa, dopo di che, accedendo dal sito web nella parte (protetta da login ovviamente!) in cui ? possibile dare comandi, ? possibile lanciare i comandi direttamente da web. La mia centralina provveder? ad inviarli in UHF alle successive, accendendo l'intero sistema se gi? non lo ?. ? possibile farlo con i comandi collettivi, cio? una serie di comandi che non sono destinati ad una sola centralina, ma a tutte contemporaneamente.
ovviamente una volta acceso si dispone della connessione wifi, quindi e possibile poi usare questo canale per inviare tutti i comandi che si vuole, controllare le webcam, le meteo ecc...

Si potrebbe anche installare un piccolo generatore eolico da accoppiare alla parte solare no? :?
Cos? potrebbe caricare le batterie anche quando i pannelli non rendono molto...
Cosa ne pensi?
per quanto riguarda l'eolico, ? una sperimentazione che abbiamo fatto 3 anni fa....piuttosto deludente a dire il vero...nella pianura padana, non ci sono zone interessate da venti di una certa rilevanza e costanza. neppure lass? su quel monte, pur essendo abbastanza ventilato, il vento non ha comunque l'intensit? sufficiente a gestire un piccolo generatore eolico. diverso il discorso se ci si montasse un eolico di qualche decina di metri...ma non ? praticabile in termini di costo. so comunque che erano stati fatti dei rilevamenti per poter piazzare nel monte vicino appunto dei generatori eolici, ma non se ne ? poi fatto nulla per vento insufficiente.

1 Quanti utenti serve questo fantastico ponte?
2 funge da tratta per un ulteriore punto d'accesso locale o ci si aggancia direttamente a lui?
per le utenze, in realt? non ve ne sono, nel senso che il ponte non ? utilizzato in maniera costante. lo scopo principare ? quello di poterlo usare per il monitoraggio dell'impianto di videosorveglianza ( si vede la postazione in una delle ultime foto) in controllo remoto. poi saltuariamente lo si utilizza anche come connettivit? quando siamo in zona o se qualcuno si prende qualche giorno di ferie e va s?, ma non con utenze fisse.
Il ponte ? solo una delle tratte necessarie a fare arrivare il segnale a destinazione. Partendo da casa mia, c'? un ponte verso LaForge, poi uno verso il ponte UHF, da qui appunto alla stazione e per finire uno verso le 2 destinazioni finali. in totale 4 ponti. Il ping ? a 6ms.
Per la componentistica ? tutto materiale reperibile senza troppe difficolt?, magari non tutto in italia ma acquistando online senza grossi problemi. il grosso dello sviluppo in realt? ? il firmware del processore, lavoro colossale svolto ovviamente dal Pollus....a cui in pi? occasioni ho dovuto dare "incentivi motivazionali" alias kick ass! ? pi? testardo di un mulo, e non accetta la mia infallibile "logica vulcaniana"!  :-D
« Ultima modifica: Agosto 20, 2011, 10:54:20 am da Absolute »

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Re: Ponte 25 Km, Finalmente la Realizzazione!
« Risposta #13 il: Agosto 20, 2011, 01:58:07 pm »
Benissimo, lei poche domande son servite a completare la stesura di questa fantastica opera.

Conosco perfettamente quello che tramite DTMF si pu? fare era solo per capire la scelta di tutta questa tecnologia.

Ribadisco ancora i miei complimenti per l'immenso lavoro e per la passione che ci mettete. Per fortuna non ho problemi di connettivit?, ma se abitassi in zone montuose e non servite da sistemi DSL sicuramente avrei fatto la stessa cosa. Non avendo basi di programmazione come la vostra sicuramente sarei ricaduto in sistemi commerciali da adattare ma  non avrei avuto lo stesso piacere di quanto voi avete fatto in questa fantastica avventura.

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Re: Ponte 25 Km, Finalmente la Realizzazione!
« Risposta #14 il: Settembre 01, 2011, 03:52:32 pm »
Che bello vedere ancora il caro "vecchio" DWL-2100AP all'opera  :wink:

Sempre grandi complimenti per le tue realizzazioni Absolute
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